Un cambio radicale di strategia contro il Covid-19. Al di là dei meriti (e dei demeriti) del governo Conte, la svolta Draghi porta con sé un cambio di strategia anti Covid-19 assolutamente necessario. Finora si è giocato sulla difensiva, magari sperando che l’emergenza finisse presto. Questo è stato, probabilmente, l’errore più grande del governo Conte e di molti altri governi.
Il distanziamento, lo smart working, le moratorie, gli indennizzi e i ristori, il divieto di licenziamento e la cassa integrazione, le garanzie statali sui prestiti e lo stesso “divieto” di fallire hanno fatto parte di un armamentario primitivo e si sono tradotti in una sorta di morfina più adatta ad alleviare il dolore che a favorire la sopravvivenza.
Super Mario è pronto ad un cambio di strategia. Si passerebbe dalla difesa all’attacco. Non solo sul piano sanitario, ma soprattutto su quello economico.
Dietro c’è la teoria del debito buono. Questa teoria prevede, innanzitutto, che non si ristorino più le imprese cd. Zombie. I sussidi dovranno essere molto più mirati e specifici e in un certo senso dovranno smettere di essere sussidi per diventare sostegni alla ripresa e alla crescita.
Questo si unirebbe al lancio di una batteria di investimenti reali in progetti pubblici e privati capaci di mettere in movimento l’intero sistema economico in meno di un anno con effetti immediati e consistenti già sul 2021, ma soprattutto sul 2022 e sul 2023.
È una svolta epocale.
Il Covid-19 si trasforma per essere ancora più pericoloso e sfidante, ma l’umanità, se saprà capire davvero la storia, saprà attrezzarsi per rispondere al meglio.
È fondamentale lasciare i sussidi a chi davvero non ha la forza e le possibilità per reagire e cioè alla parte più indifesa della popolazione, mentre occorre spingere tutto il resto a rimettersi in moto, anche cambiando attività.
Questa emergenza non è una pausa di pochi mesi che può essere attutita con 100 miliardi di sussidi. È una sfida epocale che richiede una adeguata strategia di attacco.
Questo Super Mario lo sa molto bene. Mi auguro che lo capiscano tutti, dai partiti ai cittadini.
In ogni caso, “Costi quel che Costi”, nessuno deve essere lasciato indietro.